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Delucidazioni su Green Pass e Privacy in azienda a 3 settimane dal Decreto

By 3 Novembre 2021Gennaio 26th, 2024No Comments

Del Green Pass ormai sappiamo tutto. Come si ottiene, a quali condizioni, per chi è obbligatorio, quanto dura, chi ne è esentato. Sono passate ormai 3 settimane dal d-day, il 15 ottobre, cioè da quando in tutti i luoghi di lavoro pubblici e privati è dovere dei datori di lavoro verificare il possesso e la validità del certificato verde. Cosa abbiamo imparato? Stiamo rispettando appieno le normative?

Green Pass e Privacy in azienda

Il Green Pass è obbligatorio per tutti i lavoratori. Senza, non si può accedere al proprio posto di lavoro e, dopo cinque giorni di assenza considerata ingiustificata, si rischia di essere lasciati senza stipendio. Questo significa che ogni lavoratore potrebbe essere piazzato in permesso non retribuito, fermo restando il divieto di licenziamento (per approfondimenti, vedi l’articolo “Green pass obbligatorio per tutti i lavoratori: chi controlla e quali sono le sanzioni” di Diritto.it).

Detto questo, è necessaria una fase di accertamento da parte dei datori di lavoro, che devono attuare misure tecniche ed organizzative per effettuare i controlli. Ed ecco che viene alla luce il dubbio pratico ed operativo di molti imprenditori: come e da chi devono essere effettuati i controlli?

Cosa fare per la Privacy in azienda

L’introduzione di queste nuove misure in ambito lavorativo per fronteggiare l’emergenza epidemiologica Covid-19, come abbiamo visto, è diventato un tema strettamente legato alla Sicurezza sul luogo di lavoro.

Relativamente agli adempimenti in materia di Green Pass e Privacy in azienda, esistono due distinti ambiti da gestire:

  • la sicurezza sugli ambienti di lavoro, che presuppone di stabilire insieme al Responsabile della Sicurezza un protocollo specifico e un conseguente documento informativo da distribuire tra i dipendenti per la loro consapevolezza;
  • la Data Protection (GDPR, normativa per la Privacy).
In qualità di specialisti di Data Protection e Privacy, il nostro invito è di:
  • rivolgersi per la parte più sostanziale di Sicurezza e Prevenzione al RSPP, al fine di gestire il protocollo interno aziendale (che dipende dai Dpcm applicati già nei mesi scorsi per il contenimento della pandemia);
  • dopodiché, ampliarlo ad hoc per l’obbligo di verifica dei Green Pass.

Inoltre, per quanto concerne la Privacy, è opportuno adoperarsi per la generazione di un’informativa che dia evidenza agli interessati delle finalità e modalità riguardanti il trattamento dei propri dati personali in accesso ai locali aziendali.

Come possiamo procedere insieme

Per procedere, è richiesto un intervento da remoto (via call) in quanto si tratta di un’attività che si sviluppa a quattro mani.

 

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